L’ARTE DI COLLEZIONARE DI GIOBATTA MENEGUZZO – MUSEO CASABIANCA – MALO (VICENZA)

di Raffaella Losapio

La visita del Museo internazionale Casabianca di Malo, guidati da Giobatta Meneguzzo, fondatore e direttore dal 1978, è un’esperienza straordinaria.
E’ l’incontro con un’anima nobile in un luogo affascinante, immerso nel verde della campagna vicentina.

Meneguzzo, classe 1928, predilige collezionare le opere prime, e quasi improprie di artisti divenuti i principali protagonisti nella nostra epoca.
Aspira ad andare oltre la dimensione di opera e documentazione storica del suo museo-archivio per avviare un ruolo creativo e artistico. Il suo archivio segue e conserva notizie riguardanti il lavoro degli artisti al fine di comprendere il processo del sistema della comunicazione che accompagna e segue le opere d’arte. L’archivio ad esempio comprende circa 2100 esemplari di quotidiani e stampa specializzata e non solo, i suoi rapporti di stima e amicizia con artisti, critici, galleristi, editori sono sempre vivi nei suoi ricordi e intensamente documentate da lettere, articoli, comunicazioni o altri materiali conservati con grande dedizione.

Ci ha spalancato con un’energia giovanile “sempre verde” le porte nella sua Casa tempio del Museo Casabianca di Malo, parlandoci con entusiasmo della sua opera globale dagli anni ’60 ai ’90 stracolma d’arte grafica e di opere da lui collezionate in modo realmente originale.

Attraverso i suoi racconti siamo entrati in dialogo con artisti come Beuys, Serra, Manzoni, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Luciano Fabro, Mario Ceroli, Christo, Luigi Ontani, Emilio Vedova, e con grandi architetti come Gio Ponti e Nanda Vigo che hanno progettato la casa in cui vive, nello stesso paese, vicino al Museo Casabianca.

Casabianca inserisce e rivendica la propria presenza in un’area urbana particolare, affermando una rara natura espressiva e registrando le oscillazioni del gusto e i cambiamenti culturali in vari decenni.

Inoltre questo spazio di archeologia storica, ri-adattato a Museo internazionale e Laboratorio per l’arte contemporanea, oltre ad essere un luogo attivo e poetico, assicura concentrazione, partecipazione e ispirazione agli artisti e ai visitatori.

Accompagnati da Meneguzzo, abbiamo percorso, con gli amici artisti del Gruppo Sinestetico, i vari saloni attraversando un’esposizione inesauribile, dove possiamo così classificare vari periodi:

  • anni ’60: pittura, optical art, pop art americana ed inglese, Fontana, Manzoni, Burri
  • anni ‘50-‘70: nuovo realismo
  • anni ‘60-‘70 arte povera da Fabro a Boetti
  • anni ’70: body art, arte processuale, land art e design italiano
  • anni ’60-80: artisti italiani da Vedova a Cattelan
  • anni ’80: transavanguardia e nuovo espressionismo
  • anni ’70: movimento fluxus e amaggio a Beuys –concettuale, art & language e narrative art
  • anni ’70-90: spazio polivalente, disegno di architetti.

La passione e la tenacia per l’arte di Giobatta Meneguzzo, hanno trasformato le carceri della morte dei nostri giovani soldati, arrestati come disertori durante la Grande Guerra, in un luogo culturalmente vivo.
Ha saputo per trent’anni educare il pubblico, custodire i valori e continua tuttora a sviluppare un’espressione di reale identità con Malo, nella provincia di Vicenza, della regione Veneto.

E’ il caso in cui il collezionista è diventato ideatore, curatore e artista lui stesso.

Raffaella Losapio
founder and director studio.ra/1F Mediaproject – Roma

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica, 27 settembre 2015
– ore 15.30 Sala Consigliare – ex Chiesa di San Bernardino
incontro di Giobatta con i giornalisti sul “ruolo del quotidiano” attraverso le pagine d’arte dei giornali.
– ore 17.30 Casabianca – ex granai secondo piano
apertura mostra Ettore Spalletti e omaggio a Massimo Minini
Ingresso libero. Con il patrocinio del Comune di Malo
Comunicato stampa

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